Il bonus cuneo fiscale in busta paga può sembrare una buona notizia, ma per molti lavoratori della scuola si sta rivelando una trappola fiscale.

Ecco cosa devono sapere ATA e insegnanti per non trovarsi a restituire centinaia di euro a dicembre. Come funziona, a chi spetta, quando conviene rinunciare e come farlo.

Un bonus che arriva, ma che potresti dover restituire

Con la Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024) il Governo ha confermato due misure di alleggerimento fiscale per i lavoratori dipendenti, incluso il personale della scuola. Ma c’è un problema: NoiPA applica automaticamente i benefici anche a chi, in realtà, non ne avrebbe diritto per l’intero anno.

Il risultato? Molti lavoratori riceveranno soldi che poi dovranno restituire in sede di conguaglio fiscale. E non si parla di pochi euro: il recupero può arrivare a 500-700 euro o più, specie per chi ha incarichi accessori o lavori su più fronti.

Serve quindi consapevolezza e azione: meglio non affidarsi alla gestione automatica del sistema, ma fare una verifica autonoma.

Chi prende il bonus e quanto vale

I benefici sono due, distinti per fasce di reddito:

1. Bonus fiscale fino a 20.000 euro

Spetta a chi ha un reddito annuo non superiore a 20.000 euro.

Percentuali applicate:

7,1% fino a 8.500 euro 5,3% tra 8.501 e 15.000 euro 4,8% tra 15.001 e 20.000 euro

Compare nel cedolino con il codice E11 e sarà poi etichettato come “Bonus Art. 1 c. 4 L. 207/24”.

2. Ulteriore detrazione da 20.001 a 40.000 euro

Spetta a chi ha redditi più alti, ma sempre sotto i 40.000 euro.

Importi:

1.000 euro tra 20.001 e 32.000 euro Decresce fino ad azzerarsi a 40.000 euro

Cedolino: codice E12, voce “Ulteriore Detrazione Art. 1 c. 6 L. 207/24”.

Attenzione: così NoiPA calcola il tuo reddito (e può sbagliare)

Per determinare se hai diritto al bonus o all’ulteriore detrazione, NoiPA non ha una fotografia reale e aggiornata al 100% del tuo reddito futuro, e usa un meccanismo di stima, basato su vari fattori. Il calcolo del reddito annuo 2025 avviene considerando:

Le retribuzioni percepite fino all’ultima emissione disponibile La proiezione delle mensilità residue, tredicesima compresa I dati della Certificazione Unica 2024, quindi eventuali compensi aggiuntivi percepiti l’anno scorso Solo per l’ulteriore detrazione, l’eventuale reddito forzato inserito nel sistema

📌 Ecco il punto critico: NoiPA applica automaticamente il valore più alto tra quelli derivanti da questi criteri.

Quindi, se hai percepito tanti compensi nel 2024 o hai una proiezione stipendiale che cresce nei mesi successivi, potresti ricevere un bonus non dovuto, che poi ti verrà recuperato a fine anno.

Conviene accettare o rinunciare?

QUANDO CONVIENE RINUNCIARE

Se prevedi di superare le soglie di reddito nel corso dell’anno Se hai incarichi aggiuntivi (tutor, orientamento, progetti PNRR) Se riceverai compensi accessori, premi o straordinari Se lavori su più contratti o su più scuole Se sei stato part-time nel 2024 ma ora lavori full-time

In tutti questi casi, è più sicuro rinunciare, per evitare brutte sorprese nel conguaglio di dicembre.

QUANDO PUOI TENERLO

Se hai un contratto part-time breve e fisso Se non percepisci altri redditi o incarichi extra Se hai già verificato con la segreteria che resterai sotto soglia

Come rinunciare su NoiPA

La rinuncia si effettua direttamente online:

Accedi all’area riservata su NoiPA Vai su “Stipendiali” → “Gestione benefici fiscali” Seleziona il bonus o la detrazione da disattivare Conferma

🕐 Le rinunce effettuate entro il 25 maggio 2025 bloccano anche gli arretrati da gennaio a maggio. Dopo quella data, la rinuncia varrà solo per le mensilità successive.

Puoi revocare la rinuncia in qualsiasi momento, se cambia la tua situazione.

Un sistema che scarica la responsabilità sui lavoratori

Il sistema attuale non tutela il lavoratore, ma gli scarica addosso tutta la responsabilità: dall’analisi del proprio reddito alla scelta se accettare o rinunciare. Il rischio è quello di ricevere importi non dovuti e doverli restituire con gli interessi.

Consiglio pratico: controlla ora o pagherai dopo

Il consiglio è chiaro: non aspettare giugno per accorgerti del problema. Fai subito un calcolo approssimativo del tuo reddito 2025 e valuta con attenzione.


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