Come calcolare correttamente i giorni di servizio e di attività didattica in caso di riduzione oraria
Con l’immissione in ruolo del 1° settembre 2025, i docenti neoassunti possono, già al momento della presa di servizio, presentare domanda per il part-time.
La possibilità è prevista dal D.M. 226/2022 e ribadita dalle note del Ministero, che stabiliscono regole precise per l’anno di formazione e prova in caso di orario ridotto.
La regola generale
Il D.M. 226/2022 stabilisce che:
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i 180 giorni di servizio e i 120 giorni di attività didattica richiesti ai docenti a tempo pieno devono essere ridotti proporzionalmente in caso di part-time;
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restano comunque obbligatorie le 50 ore di formazione (laboratori, peer to peer, bilancio iniziale e finale, ecc.), indipendentemente dall’orario;
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tutte le attività connesse al percorso di prova (incontri con tutor, osservazioni in classe, portfolio su piattaforma INDIRE) vanno svolte come per i docenti full-time.
Come si calcolano i giorni
Il calcolo si effettua con una semplice proporzione:
180:18=x:n
120:18=y:n
dove n è il numero di ore settimanali del part-time, x i giorni minimi di servizio da svolgere e y i giorni di attività didattica richiesti.
Esempi pratici
1. Part-time al 50% → 9 ore su 18
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Servizio: 180:18=x:9 → 90 giorni
calcolo: X= 180×9:18 X= 90
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Attività didattica: 120:18=y:9→ 60 giorni
calcolo: Y= 120×9:18 Y= 60
2. Part-time 10 ore su 18
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Servizio: 180:18=x:10 → 100 giorni
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Attività didattica: 120:18=y:10 → 67 giorni
3. Part-time 12 ore su 18
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Servizio: 180:18=x:12 → 120 giorni
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Attività didattica: 120:18=y:12 → 80 giorni
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