Giornata di riposo, retribuzione e documentazione necessaria – Tutto quello che c’è da sapere

Donare il sangue è un atto di grande generosità che può salvare vite. La legge italiana riconosce l’importanza di questo gesto volontario e gratuito, tutelando i lavoratori dipendenti che decidono di donare con specifici diritti in termini di riposo retribuito e giustificazione dell’assenza dal lavoro. Questa guida pratica riassume la normativa di riferimento e fornisce chiarimenti sulle modalità di fruizione di tali benefici.

Il quadro normativo: un diritto sancito dalla legge

Il diritto al riposo retribuito per i donatori di sangue si fonda su diverse disposizioni legislative:

  • Legge n. 584 del 13 luglio 1967, art. 1: Stabilisce il diritto del lavoratore dipendente ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettua la donazione, conservando la normale retribuzione.
  • D.M. del 8 aprile 1968: Definisce le modalità operative e i requisiti per l’applicazione della legge.
  • Legge n. 107 del 4 maggio 1990, art. 13: Ribadisce il diritto al riposo e alla retribuzione per i donatori.
  • Legge n. 155 del 23 aprile 1981, art. 8: Prevede l’accredito dei contributi figurativi per la giornata di riposo.

Requisiti fondamentali per il diritto al riposo retribuito

Per poter beneficiare della giornata di riposo retribuito, la donazione di sangue deve soddisfare alcuni criteri essenziali:

  • Quantitativo minimo: La quantità di sangue donato deve essere almeno 250 grammi.
  • Gratuità: La donazione deve essere gratuita, senza alcun compenso per il donatore.
  • Centri autorizzati: Il prelievo deve essere effettuato presso Centri autorizzati dal Ministero della Sanità, che possono essere:
    • Centro di raccolta fisso o mobile.
    • Centro trasfusionale.
    • Centro di produzione di emoderivati.

Come fruire del diritto al riposo: modalità e tempistiche

I lavoratori dipendenti che effettuano una donazione di sangue o di emocomponenti hanno il diritto di astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui avviene il prelievo, mantenendo la normale retribuzione. È importante comprendere alcune regole specifiche sulla fruizione:

  • Computo delle 24 ore: La giornata di riposo è calcolata in 24 ore a partire dal momento in cui il lavoratore si è assentato dal lavoro per il prelievo.
Esempio pratico
CASO 1 – Donazione di sangue intero (uomini)

Lunedì 10 giugno, ore 9:00 – Mario dona 300 g di sangue presso l’AVIS locale.
Documento: Certificato con data/ora e quantità.
Diritto: Astensione fino a martedì 11 giugno, ore 9:00.

 

  • Divieto di fruizione il lunedì: Se il prelievo è effettuato di domenica, il dipendente non può usufruire della giornata di riposo il lunedì. Questo per evitare un prolungamento eccessivo del fine settimana.

Intervalli minimi tra le donazioni: Tutela della salute del donatore

La legge stabilisce intervalli minimi tra le donazioni per tutelare la salute del donatore:

Giustificazione dell’assenza: documentazione necessaria

Al rientro al lavoro, il dipendente è tenuto a presentare una idonea certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria autorizzata presso cui è avvenuta la donazione. Questa certificazione deve indicare chiaramente:

  • L’avvenuta donazione (confermando un quantitativo di almeno 250 grammi).
  • Il giorno e l’ora del prelievo.
Attenzione: L’autocertificazione non è ammessa come giustificativo per l’assenza dovuta alla donazione di sangue.

Cosa succede in caso di impossibilità alla donazione (Giustificazione Parziale)

Può capitare che un lavoratore si rechi al centro di donazione ma, per motivi sanitari, la donazione non possa essere effettuata o possa avvenire solo parzialmente. In questi casi, il medico addetto al prelievo rilascerà uno specifico certificato che attesta la mancata o parziale donazione.

In questa situazione di inidoneità alla donazione, la retribuzione del lavoratore dipendente è garantita limitatamente al tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e alle relative procedure. La giornata intera di riposo retribuito non spetta in caso di mancata donazione.

Esempio pratico
CASO 2 – Donazione annullata

– Giovedì 13 giugno – Laura tenta di donare, ma viene respinta per anemia.
– Documento: Certificato di “mancata donazione”.
– Diritto: Retribuzione solo per le ore di assenza (es: 2 ore per visita e analisi).

Esempio pratico di richiesta di permesso

Un dipendente, il signor Rossi, intende donare il sangue martedì mattina. Dovrà comunicare preventivamente al proprio datore di lavoro la sua intenzione. Dopo la donazione, riceverà dal centro trasfusionale un certificato con data e ora del prelievo e la quantità di sangue donato (ad esempio, 350 grammi). Al suo rientro al lavoro, consegnerà questo certificato all’ufficio del personale. La sua assenza per l’intera giornata di martedì sarà giustificata e retribuita. Se il signor Rossi avesse donato di domenica, non avrebbe potuto richiedere il giorno di riposo retribuito per il lunedì successivo.

Dario Catapano

Le immagini presenti su questo sito sono tutte libere da copyright o generate con tecnologia AI

POTREBBE INTERESSARTI

Indennità di direzione per DSGA incaricati: chiarimenti operativi dal Ministero

 

Permessi per grave infermità: Diritti, modalità e Fac Simile di richiesta per il personale della scuola

 

EDITORIALE – Stato, il peggior datore di lavoro: i crediti dei lavoratori della scuola ignorati da Ministero e Ragioneria

 

 

Canale WHATSAPP di InfoScuola24

CLICCA SULL’ICONA E ISCRIVITI

canale whatsapp uil scuola modena

Per inviare notizie, comunicati, lettere aperte, video, segnalazioni varie e proposte di collaborazione scrivi a:

redazione@infoscuola24.it

Clicca qui per il regolamento