Tutte le regole per ottenere la precedenza nella scelta della scuola grazie alle tutele previste dalla Legge 104/92
Le operazioni di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2025/26 sono ufficialmente iniziate. Tra le tutele previste per i docenti, un ruolo fondamentale è svolto dalla Legge 104/92, che garantisce il diritto alla priorità nella scelta della sede scolastica. Ma attenzione: questo diritto si applica solo nella seconda fase della procedura.
Le due fasi della procedura
Il percorso per l’immissione in ruolo dei docenti è articolato in due fasi distinte, con due domande separate da presentare:
1. Prima fase: scelta delle province e delle classi di concorso (o tipologia di posto)
In questa fase, gli aspiranti indicano le province e le classi di concorso in cui vorrebbero lavorare. Non si ha ancora certezza dell’immissione in ruolo, perché i candidati convocati sono spesso più numerosi rispetto ai posti disponibili.
La Legge 104 non dà diritto a priorità in questa fase.
2. Seconda fase: scelta delle sedi scolastiche
Solo chi ha ottenuto una proposta di nomina in una determinata provincia può accedere a questa fase. Qui i docenti devono esprimere l’ordine di preferenza delle scuole, all’interno della provincia assegnata. È in questo momento che si applica la priorità prevista dalla Legge 104/92.
Quando si applica la Legge 104
Le istruzioni operative del Ministero chiariscono ogni anno che le precedenze previste dalla Legge 104 valgono soltanto nella seconda fase, quella della scelta della sede.
I docenti tutelati dalla 104 avranno quindi una corsia preferenziale per ottenere l’assegnazione alla sede scolastica più vicina possibile alla propria residenza o a quella del familiare assistito.
Chi ha diritto alla priorità
La priorità nella scelta della sede è riconosciuta, in ordine, a queste tre categorie:
1. Docenti con disabilità personale e invalidità superiore ai due terzi
Art. 21 Legge 104/92
2. Docenti con disabilità personale grave
Art. 33, comma 6
3. Docenti che assistono un familiare con disabilità grave
Art. 33, commi 5 e 7 – ad esempio coniuge, genitore, figlio, fratello o sorella
Novità importante: il D.lgs. 105/2022 ”, ha abolito il principio del “referente unico”, permettendo anche a più familiari di prendersi cura della stessa persona con disabilità.
Requisiti da rispettare e documenti da allegare
Per esercitare correttamente il diritto alla priorità, è necessario rispettare precise condizioni:
Chi ha una disabilità personale deve aver ottenuto la provincia di residenza.
Chi assiste un familiare disabile deve aver ottenuto la provincia in cui il familiare è domiciliato.
Nella compilazione della domanda (fase 2), è obbligatorio inserire come prima preferenza il comune di residenza o di domicilio dell’assistito.
La documentazione che attesta il diritto alla precedenza (certificazioni, dichiarazioni, ecc.) deve essere allegata alla domanda in un unico file PDF o in una cartella compressa (zip).
La Legge 104/92 rappresenta una tutela fondamentale per i docenti con disabilità o per coloro che si prendono cura di familiari disabili. Tuttavia, è fondamentale conoscere quando e come far valere questo diritto durante le immissioni in ruolo. Solo una corretta compilazione della domanda nella fase 2 consente di ottenere la priorità nella scelta della sede.
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