Un malore improvviso può colpire chiunque, in qualsiasi momento, anche durante le attività quotidiane a scuola.
Quando ad accusarlo è un collega – docente, collaboratore scolastico, personale ATA o dirigente o alunno – è essenziale agire con prontezza e consapevolezza. L’intervento tempestivo non solo può fare la differenza per la salute della persona coinvolta, ma è anche parte integrante degli obblighi previsti dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Riconoscere il malore e intervenire correttamente
Il primo passo è saper riconoscere i segnali di un malore. Possono essere lievi, come un semplice giramento di testa o un calo di pressione, oppure più gravi, come dolore toracico, difficoltà respiratorie o perdita di coscienza.
In questi casi, chi è formato al primo soccorso – secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 – deve intervenire seguendo scrupolosamente le procedure apprese. È importante evitare interventi improvvisati: ogni azione deve essere basata sulla formazione specifica ricevuta. Se non si hanno basi di primo soccorso la prima cosa da fare è allettare i soccorsi e mettere la persona su posizione di sicurezza.
Senza indugi
Se le condizioni della persona appaiono preoccupanti o in peggioramento, senza indugi, la prima cosa da fare è chiamare subito il 118 o il numero unico di emergenza 112, ormai attivo in molte regioni italiane, evitare panico, tenere monitorato la persona coinvolta e collaborare con l’operatore del 118/112 telefonicamente .
Durante la telefonata, chi chiama deve fornire con precisione il nome della scuola, l’indirizzo completo, una descrizione dei sintomi o del tipo di malore, il sesso e l’età approssimativa della persona colpita e un recapito telefonico per eventuali richieste da parte dei soccorritori.
Informare il dirigente scolastico
Nel frattempo, è doveroso informare il dirigente scolastico o, in sua assenza, il suo vicario o il DSGA. Il dirigente ha la responsabilità della sicurezza di tutto il personale e può attivare ulteriori misure: avvisare i familiari del dipendente, predisporre l’ingresso e l’assistenza ai soccorritori, organizzare la raccolta delle informazioni sull’accaduto. La comunicazione tempestiva con la dirigenza è parte integrante della gestione dell’emergenza.
Redigere una relazione sull’accaduto
Una volta superata la fase acuta dell’emergenza, è buona prassi che chi ha assistito o è intervenuto nella gestione del malore rediga una relazione scritta. Questo documento dovrebbe riportare in modo chiaro data, ora e luogo del fatto, una descrizione dei sintomi osservati, le azioni intraprese (come la chiamata ai soccorsi o il primo soccorso prestato) ed eventuali esiti, come il trasporto in ospedale. Questa documentazione può essere utile per uso interno, per la comunicazione con il medico competente e, se necessario, per le pratiche assicurative.
La segnalazione all’INAIL
Nel caso in cui il malore possa essere ricondotto a cause di natura lavorativa
, è possibile che si configuri come infortunio sul lavoro o malattia professionale. In questi casi, la scuola deve raccogliere il certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso o dal medico curante e procedere con la segnalazione all’INAIL. I tempi sono precisi: entro due giorni per gli infortuni, entro cinque per le malattie professionali. Il lavoratore ha diritto a ricevere diagnosi e certificazione adeguate, e può attivare le tutele previste dalla legge.
L’importanza della formazione per tutto il personale
Attualmente, solo alcuni lavoratori designati – su base volontaria – sono obbligati a seguire i corsi di formazione per addetti al primo soccorso, secondo quanto stabilito dal dirigente scolastico in base al D.Lgs. 81/2008. Tuttavia, sarebbe auspicabile che tutto il personale scolastico, compresi docenti e ATA, ricevesse almeno una volta nella propria carriera una formazione di base in materia di primo soccorso con eventuali aggiornamenti.
Saper intervenire nei primi minuti in modo corretto può salvare una vita, e contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro, sereno e consapevole.
Prevenzione e sicurezza
Ogni istituto scolastico è tenuto a designare formalmente gli addetti al primo soccorso, a garantire una formazione periodica,
a dotarsi di kit di pronto soccorso facilmente accessibili e – dove previsto – di un defibrillatore (DAE). La presenza di personale formato, strumenti adeguati e una buona cultura della prevenzione rappresentano un pilastro imprescindibile per garantire la sicurezza di chi lavora nella scuola.
Un evento di emergenza sanitaria a scuola è sempre un momento delicato, che richiede lucidità, organizzazione e spirito di collaborazione. Conoscere le procedure, rispettarle e agire in rete con i colleghi e la dirigenza significa prendersi cura delle persone e contribuire a mantenere la scuola un ambiente sicuro e protetto per tutti.
Perché la sicurezza non è solo una responsabilità: è un impegno condiviso.
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