Il gruppo Facebook “Noi…DSGA” denuncia le criticità della circolare dell’USR Lazio.
Carichi insostenibili, ruoli non chiari, nessuna formazione. Un grido di allarme che parte dalle segreterie scolastiche e arriva fino ai vertici del sistema.
Quando la scuola italiana si trova a dover affrontare l’ennesimo adempimento calato dall’alto, spesso la reazione resta sommessa, relegata nei corridoi delle segreterie o nei mormorii stanchi degli uffici. Ma stavolta no. Stavolta è scattata una protesta corale, chiara, documentata, che ha preso forma e voce grazie al gruppo Facebook “Noi…DSGA”, comunità virtuale che riunisce migliaia di Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi da tutta Italia.
Ed è proprio da lì che, nelle scorse ore, è partito un documento aperto, indirizzato al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, per denunciare con forza e con argomenti solidi le criticità della nota prot. 40531 del 14 maggio 2025, relativa alla presentazione e al deposito dei conti giudiziali da parte degli “agenti contabili” nelle scuole della Regione Lazio.
Una nota che, come denunciato, ha generato sconcerto e preoccupazione, imponendo adempimenti complessi, retroattivi e con scadenze immediate, senza alcun supporto né chiarezza normativa.
Il gruppo “Noi…DSGA”: una voce autentica delle segreterie
Il gruppo Facebook “Noi…DSGA” è una comunità coesa, operativa, concreta. Uno spazio di confronto in cui quotidianamente si condividono esperienze, dubbi, normative e soluzioni. Un presidio di dignità professionale.
Ed è proprio da lì che è nata, spontaneamente, la denuncia di una situazione ormai insostenibile. Un grido collettivo che ha trovato la sua forma in un documento preciso, articolato, dove vengono evidenziate le incongruenze e le omissioni di una comunicazione istituzionale tanto perentoria quanto lacunosa.
Cosa denuncia “Noi…DSGA”
Nel dettaglio, i punti critici sollevati dal gruppo sono sei. Tutti fondati, documentati e di straordinaria attualità:
Tempi ristrettissimi e assenza totale di preavviso, con l’obbligo di ricostruire e depositare i conti giudiziali di ben tre annualità (2022, 2023 e 2024), senza alcuna pianificazione. Attribuzione unilaterale e improvvisa dei ruoli: il DSGA viene indicato come “agente contabile” e il Dirigente come “organo di parificazione”, senza alcun riferimento contrattuale né formazione a supporto. Situazione drammatica dei DSGA supplenti, spesso senza titolo specifico, né esperienza contabile adeguata, e soggetti a un turn-over altissimo. Totale disomogeneità territoriale, con l’obbligo richiesto solo alle scuole del Lazio: perché proprio qui? Con quale criterio? Gravi incertezze anche da parte dei revisori dei conti, che – come riportato nel documento – non hanno ricevuto indicazioni né riconoscono come proprio l’onere di attestazione previsto. Conseguenze giuridiche non chiarite, che pongono DSGA e dirigenti davanti a responsabilità personali e contabili senza un’adeguata cornice normativa.
Il valore di questa mobilitazione non sta solo nel merito della protesta, ma nel metodo partecipativo e trasparente con cui è stata condotta. Il gruppo “Noi…DSGA” non si limita a criticare: avanza proposte concrete.
Nel documento diffuso, si chiede con chiarezza:
Un intervento urgente del Ministero dell’Istruzione e del Merito presso la Corte dei Conti del Lazio, per garantire una cornice uniforme e sostenibile; Una proroga significativa dei termini per il deposito dei conti; L’attivazione immediata di percorsi formativi per DSGA e dirigenti; Un confronto diretto tra istituzioni e lavoratori, con la convocazione di un incontro urgente tra USR, OOSS e rappresentanti del gruppo.
È bene ricordare che DSGA e Dirigenti non sono meri esecutori, ma professionisti che garantiscono la tenuta contabile, amministrativa e organizzativa delle scuole pubbliche italiane. Senza di loro, nessun piano, nessun progetto, nessuna offerta formativa può concretizzarsi.
Trattarli come “funzionari qualsiasi”, imponendo adempimenti fuori scala senza spiegazioni né strumenti, non è solo ingiusto. È inefficiente. È pericoloso. E mina alla radice la tenuta del sistema.
Il gruppo “Noi…DSGA” lo ha capito. E con intelligenza collettiva e spirito costruttivo ha saputo trasformare il malessere diffuso in una proposta strutturata e dignitosa.
Non si governa una scuola con le circolari
La scuola italiana ha bisogno di ascolto, confronto, preparazione, non di circolari con urgenze imposte dall’alto. Se davvero si vuole costruire un’amministrazione scolastica efficiente e responsabile, è ora di riconoscere il ruolo centrale dei DSGA, fornendo loro strumenti, formazione, e soprattutto rispetto professionale.
La protesta dei “Noi…DSGA” non è solo un grido di allarme. È un atto di consapevolezza civile, una presa di posizione che dovrebbe interrogare chi guida oggi il sistema scolastico, a partire dagli Uffici Scolastici Regionali, fino al Ministero.
Perché la scuola non è una macchina che si accende a comando. È una comunità che va guidata con cura, visione e condivisione.
E oggi, grazie anche al lavoro di gruppi come “Noi…DSGA”, si ricomincia a dire con chiarezza: così non va. E così non può continuare.