Chi deve svolgerlo, chi è esentato, come si calcolano i giorni, cosa succede in caso di rinvio o part-time e quali attività formative sono previste

Una sintesi operativa per i neoassunti e per chi affronta passaggi di ruolo

Che cos’è il periodo di prova

Il periodo di formazione e prova è un passaggio obbligatorio per i docenti neoimmessi in ruolo e per alcuni casi particolari (es. passaggi di ruolo). È disciplinato dal D.Lgs. 59/2017, dal DM 226/2022 e dalle note annuali del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Per il superamento è richiesto lo svolgimento di un servizio minimo, la frequenza di attività formative e il giudizio positivo del Comitato di valutazione.

Chi deve svolgerlo nell’a.s. 2025/26

Sono tenuti all’anno di formazione e prova:

  • Neoassunti a tempo indeterminato, inclusi i vincitori abilitati dei concorsi PNRR1 e PNRR2.

  • Docenti con proroga o rinvio dell’anno di prova.

  • Docenti che non hanno superato la prova negli anni precedenti.

  • Docenti con passaggio di ruolo (es. da I grado a II grado o da primaria a secondaria).

  • Docenti assunti a tempo determinato con procedure straordinarie (GPS I fascia sostegno, concorso straordinario bis, art. 5 DL 44/2023, art. 59 DL 73/2021).

  • Immissioni con decorrenza giuridica 2024/25 ed economica 2025/26, se in possesso dei requisiti di servizio.

Chi è esonerato

Non devono ripetere l’anno di prova i docenti che:

  • lo hanno già superato nello stesso grado (indipendentemente dalla classe di concorso o dal tipo di posto, comune o sostegno);

  • rientrano in un precedente ruolo in cui lo hanno già completato;

  • sono stati assunti con riserva ma hanno superato positivamente il periodo;

  • hanno ottenuto trasferimenti o passaggi di cattedra all’interno dello stesso grado;

  • sono passati da posto comune a sostegno (o viceversa) nello stesso grado.

Esempio: una docente che ha superato l’anno di prova in A022 (italiano alle medie) e poi ottiene il ruolo in A028 (matematica e scienze nello stesso grado) non deve ripeterlo.

Requisiti minimi di servizio

Per superare l’anno di prova occorre:

  • 180 giorni di servizio complessivo, di cui almeno 120 di attività didattiche;

  • superare il colloquio finale con test;

  • ottenere la valutazione positiva del Comitato e del DS.

Cosa rientra nei 180 giorni

  • giorni di lezione e attività scolastiche;

  • domeniche e festivi;

  • vacanze natalizie e pasquali;

  • scrutini ed esami di Stato;

  • corsi di formazione/aggiornamento indetti dall’amministrazione;

  • il primo mese di maternità obbligatoria.

Non rientrano: ferie, permessi, aspettativa, malattia (oltre i limiti previsti).

Cosa rientra nei 120 giorni

  • giorni effettivi di insegnamento;

  • attività di progettazione, valutazione, collegiali;

  • attività didattiche in modalità DDI o DAD.

Part-time e proporzioni

Per i docenti con orario ridotto, i giorni richiesti sono proporzionati.

Esempi pratici:

  • Cattedra 12 ore su 18 → 120 giorni di servizio + 80 di didattica.

  • Cattedra 9 ore su 18 (50%) → 90 giorni di servizio + 60 di didattica.

Resta comunque obbligatorio svolgere tutte le 50 ore di formazione.

Rinvio del periodo di prova

Se il docente non riesce a raggiungere i 180/120 giorni (es. per maternità, congedo parentale o lunghe assenze), il periodo viene rinviato all’anno successivo.

  • Il rinvio non ha limiti, ma in caso di esito negativo il periodo può essere prorogato una sola volta.

  • Durante il rinvio:

    • non si può presentare domanda di mobilità,

    • è ammessa la domanda di assegnazione provvisoria solo con deroghe (es. figli <16 anni, disabilità).

Attività formative

Il percorso prevede 50 ore complessive:

  • 6 ore di incontri in presenza organizzati dagli USR o scuole polo;

  • laboratori formativi (inclusione, innovazione, gestione classe, valutazione, ecc.);

  • peer to peer e osservazione reciproca con il tutor;

  • 20 ore di formazione online (piattaforma INDIRE).

Il tutor accompagna il docente, supporta nella compilazione del bilancio di competenze e partecipa anche alla valutazione finale.

Valutazione finale

  • Colloquio con il Comitato di valutazione e il DS.

  • Presentazione del portfolio professionale e delle attività svolte.

  • Discussione delle osservazioni di DS e tutor.

  • Test finale per verificare le competenze acquisite.

  • Se positivo → conferma in ruolo.

Esempi pratici

  • Caso 1: Maria, neoassunta in A046 (scienze giuridiche), ha un contratto part-time a 9 ore. Dovrà svolgere 90 giorni di servizio e 60 di didattica, più 50 ore di formazione.

  • Caso 2: Luca, docente già di ruolo su sostegno alle superiori, vince concorso su matematica nello stesso grado. Non deve ripetere l’anno di prova.

  • Caso 3: Sara, neoassunta ma in maternità obbligatoria dal 1° settembre al 31 gennaio, potrà conteggiare il primo mese di astensione ma non raggiungerà i 180 giorni → il periodo sarà rinviato all’anno successivo.

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