Un viaggio semplice e trasparente dietro le quinte della mensa scolastica: chi la gestisce, come si costruisce un menù e cosa possiamo fare per migliorarla

Ogni giorno, milioni di bambini in Italia pranzano a scuola. Parliamo di quasi 300 milioni di pasti all’anno: un numero enorme, che ci fa capire quanto sia importante sapere chi decide cosa finisce nel piatto dei nostri figli. Ma come funziona davvero questo meccanismo? Chi stabilisce il menù? E come si può migliorare il servizio?

Tutto parte dal Comune

La mensa scolastica non è un servizio privato, ma fa parte dei servizi pubblici locali

, proprio come i trasporti o la raccolta dei rifiuti. A occuparsene, quindi, è quasi sempre il Comune. È lui che organizza il servizio, decide quanto può spendere, sceglie se cucinare direttamente o affidarsi a una ditta, e soprattutto stabilisce le regole su come deve essere fatto il menù.

Chi decide cosa mangiano i bambini?

Ci sono più persone coinvolte nel processo, ognuna con un ruolo preciso. Vediamo insieme chi sono:

Il Comune: come detto, è il punto di partenza. Decide il tipo di servizio, il numero dei pasti, i criteri per il menù (ad esempio: quanti piatti vegetariani, quanta carne, quali ingredienti evitare). Inoltre, controlla che tutto venga rispettato.

La ditta che prepara i pasti: se il Comune decide di non cucinare in proprio, affida il compito a un’azienda. Questa deve rispettare tutte le indicazioni del Comune e proporre menù adatti. In molti casi, il menù viene proposto dalla ditta, ma approvato da esperti.

La ASL: entra in gioco per controllare che tutto sia sicuro dal punto di vista igienico e nutrizionale. Usa delle linee guida nazionali (chiamate LARN) per verificare che i pasti siano equilibrati e adatti ai bambini.

Il nutrizionista o dietista: è la figura tecnica che crea il menù vero e proprio. Tiene conto dell’età dei bambini, delle porzioni, della varietà, delle stagioni, dell’equilibrio tra proteine, carboidrati e verdure. Il suo obiettivo è proporre piatti sani ma anche appetitosi.

La Commissione mensa: è composta da genitori e insegnanti. Ha un ruolo importante: può assaggiare i pasti, visitare le cucine, segnalare problemi e proporre miglioramenti. È un punto di contatto diretto tra le famiglie e il servizio.

Come viene costruito un menù scolastico

Il menù scolastico viene pensato con molta attenzione

. Non si tratta solo di alternare pasta e riso o carne e pesce: bisogna offrire ai bambini un’alimentazione equilibrata, varia, sana e – possibilmente – gustosa.

In genere, si prepara un menù “a rotazione” che cambia ogni 4 o 5 settimane, con versioni diverse per l’inverno e l’estate. Si cerca di usare prodotti di stagione, alimenti locali e di qualità, e si prevedono sempre alternative per chi ha allergie, intolleranze o esigenze particolari.

Oltre all’aspetto nutrizionale, si tiene conto anche delle tradizioni culinarie del territorio e di abituare i bambini a mangiare un po’ di tutto, anche alimenti che magari non mangerebbero a casa.

Come si può migliorare?

Anche se molte mense funzionano bene, c’è sempre spazio per fare meglio. Ecco alcune idee semplici ma efficaci:

Comunicare di più e meglio: tra Comune, scuole, famiglie e ditte serve più dialogo. Così si risolvono i problemi più in fretta e si capiscono meglio le esigenze di tutti.

Dare più spazio alla Commissione mensa: spesso i genitori non sanno nemmeno che esiste. E invece può essere uno strumento molto utile per controllare il servizio e suggerire cambiamenti.

Ascoltare l’opinione di bambini e genitori: si possono usare questionari, incontri o app per capire se i pasti piacciono, se vengono mangiati o buttati, e fare aggiustamenti.

Trasparenza: è importante pubblicare i menù, i risultati dei controlli e le modalità con cui si scelgono le ditte. Se le famiglie sanno come funziona il sistema, si crea più fiducia.

Fare educazione alimentare: la mensa può diventare una vera occasione educativa. Insegnare ai bambini a mangiare bene, a scoprire nuovi sapori e a non sprecare il cibo è un investimento per la loro salute futura.

La mensa scolastica non è solo un posto dove si mangia. È un pezzo fondamentale della giornata scolastica e un’occasione importante per educare i bambini al gusto, alla salute e al rispetto del cibo.

Sapere come funziona la mensa, chi la gestisce e come possiamo contribuire a migliorarla è il primo passo per garantire un servizio di qualità, sicuro, sano e adatto alle esigenze di tutti.

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