Ecco una guida pratica su come orientarsi, per le prossime assegnazioni provvisore
Cosa si intende per assegnazione provvisoria
L’assegnazione provvisoria è una forma di mobilità annuale che consente ai docenti di prestare servizio in una sede diversa da quella di titolarità, per motivi familiari o di salute.
Per presentare la domanda è indispensabile rispettare due condizioni fondamentali:
non essere soggetti a vincoli di permanenza;
essere in possesso di uno dei motivi previsti dalla normativa (ricongiungimento familiare o gravi problemi di salute).
In mancanza anche di una sola di queste condizioni, la domanda non può essere accolta.
Tempistica e modalità di presentazione
• Le domande saranno presentabili online nella prima decade di luglio, come avviene per i trasferimenti e i passaggi di cattedra/ruolo.
• Il 9 giugno 2025 si dovrebbero incontrare Ministero e sindacati per definire il nuovo CCNI, la cui firma è attesa entro il 25 giugno.
• Le domande potranno essere presentate da tutti i docenti a tempo indeterminato, anche da coloro che non hanno partecipato alla mobilità o non hanno ottenuto il trasferimento.
Le due condizioni essenziali per presentare domanda
Per poter accedere all’assegnazione provvisoria, occorrono entrambe le seguenti condizioni:
• Non essere soggetti a vincolo triennale
• Essere in possesso di un valido motivo per richiederla
Quando si è soggetti a vincolo
Alcuni docenti non possono chiedere l’assegnazione provvisoria liberamente, a causa di vincoli normativi stabiliti dal legislatore:
Vincolo dei neoimmessi in ruolo (art. 399, comma 3 del D.lgs. 297/1994 e art. 13, comma 5 del D.lgs. 59/2017):
- i docenti assunti dal 2023/24 possono chiedere assegnazione solo nella provincia di titolarità.
Esempio pratico:
Chi è stato immesso in ruolo a Napoli nel 2023/24 può chiedere assegnazione provvisoria solo per un’altra scuola nella provincia di Napoli, non per Roma o Caserta.
- Vincolo per i docenti da GPS sostegno I fascia (art. 5, comma 10 del DL 44/2023):
Chi è stato assunto con questo canale deve rimanere nella scuola di titolarità per tre anni prima di potersi muovere, salvo deroghe.
Esempio pratico:
Un docente assunto da GPS I fascia sostegno nel 2023/24 e confermato in ruolo nel 2024/25 dovrà restare nella scuola assegnata fino al termine del 2026/27, a meno che non rientri in una delle deroghe previste.
Le deroghe che permettono di superare i vincoli
Grazie al CCNL 2019/21 (recepito dal CCNI mobilità 2025/28), alcuni docenti vincolati possono comunque fare domanda. Le principali deroghe sono:
Chi rientra in una di queste condizioni è esonerato dal vincolo triennale:
- Genitori di figli minori di 16 anni
- Genitori adottivi o affidatari, entro 16 anni dall’ingresso del minore in famiglia
- Docenti con legge 104/92, art. 21 o art. 33 commi 3, 5, 6
- Assistenti a familiari disabili (coniuge, figli, fratelli, affini fino al terzo grado)
- Coniuge o figlio di soggetto invalido civile
- Figlio di genitore over 65 (età compiuta tra 1° gennaio e 31 dicembre)
Chi non è vincolato
Può presentare domanda liberamente:
- chi è stato assunto a tempo indeterminato fino all’a.s. 2021/22;
- chi è stato assunto nel 2023/24 o 2024/25 e:
- rientra in una delle deroghe sopra elencate;
- è stato dichiarato soprannumerario o in esubero;
- ha ottenuto il riconoscimento della Legge 104/92 per un evento sopravvenuto dopo la presentazione della domanda di partecipazione al concorso o dopo l’inserimento in GaE.
Esempio:
Una docente assunta nel 2024/25 scopre, a gennaio 2025, che il marito ha una grave patologia. Ottiene la 104 dopo l’assunzione: può fare domanda anche fuori provincia.
I motivi per chiedere l’assegnazione provvisoria
Essere liberi da vincoli non basta. È necessario avere una motivazione tra quelle previste dalla normativa:
- Ricongiungimento a figli minorenni o affidati con provvedimento giudiziario
- Ricongiungimento al coniuge, all’unito civilmente o al convivente (anche parente o affine, purché risultante da certificazione anagrafica)
- Gravi esigenze di salute personali, con certificazione sanitaria
- Ricongiungimento al genitore
Esempio pratico:
Un insegnante residente a Salerno, in ruolo a Napoli, che vuole trasferirsi a Salerno solo per comodità non può fare domanda se non ha figli, coniuge o genitori residenti lì, o un grave problema di salute certificato.
Domanda provinciale o interprovinciale: chi può fare cosa
La domanda di assegnazione può riguardare una sola provincia, e può essere:
- Provinciale, nella stessa provincia di titolarità
- Interprovinciale, verso una provincia diversa
In base all’anno di assunzione e alla presenza di deroghe:
1. Docenti assunti entro il 2021/22: possono presentare domanda provinciale o interprovinciale
2. Docenti assunti nel 2023/24 o 2024/25:
- senza deroga: solo domanda provinciale con deroga o in soprannumero/esubero: anche interprovinciale
3. Docenti assunti da GPS I fascia sostegno nel 2023/24 e confermati nel 2024/25:
- se in deroga o in soprannumero: domanda provinciale o interprovinciale
Esempio:
Un docente assunto da GPS sostegno nel 2023/24 che assiste la madre con 104 e vive in un’altra provincia può chiedere l’assegnazione provvisoria interprovinciale per quell’anno.
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