Nel nuovo rapporto Invalsi luci e ombre: migliora la partecipazione scolastica ma resta alta la quota di chi esce senza preparazione adeguata

Invalsi ha presentato il rapporto annuale sulle rilevazioni effettuate nell’anno scolastico 2024/25, tracciando un quadro in chiaroscuro sullo stato di salute della scuola italiana. Diminuisce la dispersione scolastica esplicita, ossia l’abbandono prima del diploma, ma cresce quella implicita: sempre più studenti completano il percorso senza acquisire le competenze di base in Italiano e Matematica.

Secondo i dati, nel 2025 la dispersione implicita si attesta all’8,7%, in crescita rispetto al 6,6% del 2024 e di nuovo ai livelli del 2023. Un segnale preoccupante, seppur in un trend di medio periodo che mostra una lenta discesa, soprattutto nel Mezzogiorno dove si registrano progressi grazie a interventi mirati. Regioni come Puglia, Basilicata e Calabria mostrano segnali di contenimento, segno che i progetti di accompagnamento e supporto alle scuole possono fare la differenza.

Sul fronte degli apprendimenti, il rapporto evidenzia debolezze crescenti nelle competenze linguistiche e matematiche, mentre si confermano buoni risultati in inglese e nelle competenze digitali.

Per contrastare in modo strutturale la dispersione, i ricercatori indicano come fondamentale partire già dalla scuola dell’infanzia, così da costruire basi solide per il futuro degli studenti italiani.

Proseguendo l’analisi Invalsi, emergono differenze nette tra i gradi scolastici.

Nella scuola primaria, la situazione resta stabile, con qualche segnale di fragilità nelle prime classi. In II primaria cala di un punto la quota di chi raggiunge il livello base in Italiano (66%) e resta invariata in Matematica (67%). In V primaria, stabile l’Italiano (75%) ma lieve flessione in Matematica (66% contro 68%). In Inglese, lettura e ascolto mostrano lievi cali.

Nella scuola secondaria di primo grado, Italiano e Matematica restano stabili (59% e 56% di livelli adeguati) mentre l’Inglese migliora: l’83% raggiunge l’A2 nel reading e il 70% nel listening, con un progresso costante dal 2018. Restano ampi i divari territoriali, soprattutto nel Sud.

Nella scuola secondaria di secondo grado, nelle classi seconde il 62% raggiunge il livello base in Italiano e il 54% in Matematica. Debutta la rilevazione sulle competenze digitali: oltre l’80% mostra buoni livelli in alfabetizzazione, collaborazione e sicurezza.

All’ultimo anno, però, si segnala un calo: solo il 52% raggiunge il livello base in Italiano e il 49% in Matematica, con criticità evidenti al Sud.

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