Supplenze brevi ATA, la proposta della Uil Scuola: “Serve una graduatoria dedicata per coprire le assenze temporanee

Le scuole italiane si trovano frequentemente a fronteggiare l’assenza improvvisa e temporanea del personale ATA, in particolare dei collaboratori scolastici. Si tratta spesso di assenze brevi, comprese tra i 7 e i 10 giorni, che però possono causare disservizi significativi nel funzionamento quotidiano degli istituti. Dalla sorveglianza degli alunni alla pulizia degli spazi comuni, l’assenza anche di una sola figura può impattare in modo serio sull’organizzazione scolastica. Per questo motivo, la Uil Scuola Rua ha rilanciato una proposta già discussa in passato: istituire una graduatoria ATA specifica per le supplenze brevi, pensata proprio per queste situazioni urgenti e imprevedibili.

La proposta: un elenco parallelo per le supplenze lampo

A parlarne nuovamente è stato Pasquale Raimondo, dirigente sindacale, durante una recente diretta su Orizzonte Scuola, sottolineando come l’attuale sistema di reclutamento non sia adeguato per far fronte a esigenze così rapide. Le scuole attivano le procedure di convocazione, ma il tempo necessario per individuare e assegnare l’incarico spesso supera la durata stessa dell’assenza.Il risultato è paradossale: nessuno viene nominato, oppure il supplente prende servizio quando ormai il titolare è rientrato. Ciò comporta un grave spreco di risorse e una mancata tutela del servizio scolastico.

I vantaggi di una graduatoria ad hoc

La proposta della Uil Scuola punta a rendere il sistema più agile e tempestivo. Con un elenco apposito, formato da personale disponibile sin da subito e selezionato per coprire incarichi di brevissima durata, si potrebbero:

Accelerare le convocazioni, evitando lunghi passaggi burocratici e perdite di tempo;

Garantire la continuità del servizio, fondamentale per il corretto svolgimento delle attività scolastiche quotidiane;

Migliorare l’efficienza e l’organizzazione interna delle scuole, che spesso devono arrangiarsi senza supporto.

Inoltre, una graduatoria del genere potrebbe rappresentare un’opportunità occupazionale per molti lavoratori precari che, pur non essendo stabilmente inseriti nelle fasce principali, sono disponibili a subentrare anche per pochi giorni.

Una proposta concreta, ma ancora in attesa

Quella della Uil Scuola Rua non è una proposta campata in aria. Al contrario, risponde a un’esigenza concreta e ampiamente condivisa anche da dirigenti scolastici e personale di segreteria, che si trovano spesso senza strumenti efficaci per far fronte a situazioni impreviste. Tuttavia, nonostante se ne parli da tempo, la proposta non ha ancora trovato attuazione concreta. In diverse occasioni è stata sollevata, ma senza risultati tangibili. Mancano, finora, linee guida ministeriali chiare o provvedimenti normativi che autorizzino la creazione di queste graduatorie parallele.

Una riflessione necessaria: perché tutto è così lento?

La questione sollevata dalla Uil Scuola porta inevitabilmente a una riflessione più ampia: perché in Italia ci vogliono anni per attuare soluzioni semplici ed efficaci? Un elenco dedicato per supplenze brevi non richiede grandi risorse né rivoluzioni normative, ma solo un po’ di volontà politica e organizzativa.

Nel frattempo, però, le scuole continuano a essere lasciate sole a gestire le emergenze quotidiane, spesso improvvisando soluzioni interne, ricorrendo a doppi turni o al sovraccarico del personale presente. Tutto ciò penalizza non solo il personale, ma soprattutto gli studenti, che si trovano a frequentare ambienti scolastici privi di una piena efficienza.

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