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Carta del Docente estesa anche ai supplenti al 30 giugno e al personale educativo, proroga fino al 2026 delle assunzioni da GPS sostegno prima fascia e dei corsi INDIRE, e conferma la riforma dell’Esame di Stato.
Una riforma che guarda alla “serietà” dell’Esame di Maturità
Con l’approvazione definitiva del ddl AS 1634, che converte in legge il Decreto Scuola 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) chiude un pacchetto di misure che toccano vari aspetti del sistema scolastico: dall’Esame di Stato alle immissioni in ruolo, fino alle politiche di formazione e valorizzazione del personale.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha sottolineato che l’obiettivo è “restituire serietà, valore e centralità a un momento decisivo del percorso educativo”. L’Esame di Stato torna ufficialmente a essere “Esame di Maturità”, con una prova orale più rigorosa e la bocciatura per chi sceglie di non sostenere il colloquio. Parallelamente, diventa strutturale il percorso “4+2”, che consente agli studenti degli istituti tecnici e professionali di accedere prima al mondo del lavoro, riducendo la durata del percorso scolastico.
Carta del Docente anche ai precari: un passo atteso da anni
Tra gli emendamenti più significativi c’è l’estensione della Carta del Docente anche ai supplenti annuali con contratto fino al 30 giugno e al personale educativo, noi ne abbiamo parlato qui su Infoscuola24.it ed anche qui su TikTok
La misura, attesa da tempo, interesserà circa 200.000 lavoratori che finora erano esclusi dal bonus da 500 euro annui. La Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di libri, software, corsi di formazione, ma anche per coprire le spese di viaggio legate alla partecipazione a convegni e master (se vuoi saperne di più clicca qui)
Un riconoscimento importante per chi, pur non essendo di ruolo, garantisce continuità didattica nelle scuole italiane.
Immissioni in ruolo sul sostegno da GPS prima fascia e mini call veloce
Il Parlamento ha inoltre confermato la proroga fino al 31 dicembre 2026 della possibilità di assumere docenti di sostegno dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima fascia e tramite mini call veloce.
La norma consente di coprire i posti residui dopo le assunzioni ordinarie da Graduatorie ad Esaurimento (GAE) e concorsi. Un intervento che, seppur temporaneo, risponde all’urgenza di garantire stabilità agli alunni con disabilità, contrastando il fenomeno della carenza cronica di insegnanti specializzati.
Proroga dei percorsi INDIRE di specializzazione sul sostegno
Il Decreto estende inoltre fino al 31 dicembre 2026 i percorsi di specializzazione per il sostegno gestiti da INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), denominati “corsi INDIRE II ciclo”.
Potranno accedervi:
- i docenti che hanno maturato almeno tre anni di servizio sul sostegno negli ultimi otto, anche non continuativi;
- i docenti in possesso di un titolo estero di specializzazione conseguito entro il 24 aprile 2025, con procedimento di riconoscimento pendente, a condizione che rinuncino formalmente all’istanza di equipollenza.
L’obiettivo dichiarato è ampliare la platea dei docenti specializzati e ridurre la dipendenza dalle supplenze annuali sul sostegno.
Altre misure e risorse per le scuole
Il Decreto Scuola prevede anche nuovi finanziamenti per la sicurezza degli edifici scolastici, risorse per i sussidi didattici del progetto Agenda Sud e la proroga dei percorsi formativi per il personale docente.
Misure che, nel complesso, confermano l’intento del MIM di rafforzare un sistema scolastico “che metta al centro lo studente”, come ha dichiarato il Ministro Valditara.
Il testo passa ora alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, aprendo la strada all’attuazione delle nuove disposizioni in vista dell’anno scolastico 2025/2026.
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