🔵 Vai al gruppo Telegram dedicato – Clicca Qui 👈

Il Ministero dell’Istruzione punta a renderlo più equo e inclusivo, estendendolo ai supplenti annuali.

Tuttavia, l’aumento dei beneficiari potrebbe ridurre l’importo per ciascun docente.


Carta del docente confermata, ma cambia la cifra

La Carta del docente, istituita con la Legge 107/2015 (Buona Scuola) per sostenere la formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti, è stata confermata anche per il 2025. Tuttavia, non sarà più automatico ricevere l’intero importo di 500 euro: questa cifra, che negli ultimi anni era fissa, diventa ora un tetto massimo e non una somma garantita.

Il motivo è legato alla ridefinizione delle risorse: con l’ampliamento della platea dei beneficiari, il budget complessivo dovrà essere redistribuito. Di conseguenza, l’importo effettivo che ciascun docente riceverà dipenderà dal numero totale degli aventi diritto e dai fondi disponibili.

Estensione ai supplenti annuali e nuove categorie

La principale novità arriva dal Decreto Scuola n. 45/2025, con cui il Ministro Giuseppe Valditara ha confermato la misura e disposto la sua estensione ai docenti precari con contratto annuale fino al 31 agosto.

È allo studio anche l’inclusione di ulteriori categorie finora escluse, come:

  • i docenti con contratto fino al 30 giugno
  • Il personale educativo dei convitti ed educandati statali.

L’obiettivo dichiarato è quello di rendere la misura più equa, garantendo a tutti gli insegnanti impegnati stabilmente nel sistema scolastico la possibilità di accedere ai fondi per la formazione professionale.

Il nodo delle risorse e la sentenza europea

Il punto critico resta quello finanziario. L’ampliamento della platea, infatti, comporta una riduzione dell’importo pro capite, a meno che non vengano stanziate nuove risorse.

Il Ministro Valditara ha assicurato che il fondo complessivo non subirà tagli, ma il valore individuale del bonus potrebbe comunque diminuire, in attesa della definizione di ulteriori interventi di finanziamento.

Sul tema pesa anche la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea (C-268/24), che impone all’Italia di estendere la Carta anche ai docenti con supplenze brevi e saltuarie. Una decisione che, se recepita, allargherebbe ancora di più la platea, con effetti diretti sull’importo assegnato a ciascun insegnante.

Portale in aggiornamento e prossimi passi

In questi giorni il portale ufficiale della Carta del docente risulta temporaneamente non accessibile. Il Ministero ha chiarito che si tratta di un aggiornamento tecnico periodico in vista della nuova annualità e non di un blocco legato a criticità.

Una volta completata la riattivazione, i docenti potranno accedere regolarmente con SPID o CIE, consultare l’importo disponibile per il 2025 e utilizzare il bonus per:

  • acquistare libri, riviste e pubblicazioni,
  • hardware e software utili alla didattica,
  • corsi di formazione e aggiornamento riconosciuti dal MIUR.

Una misura da salvaguardare

La Carta del docente rimane un pilastro del welfare formativo per gli insegnanti italiani, ma la sua tenuta economica e l’estensione ai precari pongono nuove sfide.

L’obiettivo politico è quello di garantire pari diritti a tutto il personale docente, ma senza compromettere il valore reale del bonus. Il 2025 sarà dunque un anno di transizione, in cui si misureranno gli effetti concreti della riforma e la capacità del sistema di mantenere una misura simbolo della valorizzazione professionale dei docenti.


Le immagini presenti su questo sito sono tutte libere da copyrightp o generate con tecnologia AI

Segui il nostro canale

👉WHATSAPP

Segui la nostra pagina 

👉FACEBOOK

Segui il nostro Canale 

👉TIKTOK

Segui il nostro Canale 

👉 YOUTUBE

Segui il nostro Canale

👉 TELEGRAM

Per inviare notizie, comunicati, lettere aperte, video, segnalazioni varie e proposte di collaborazione scrivi a:

redazione@infoscuola24.it

Clicca qui per il regolamento