In arrivo l’ordinanza ministeriale sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni per l’anno scolastico 2025/26.
Il rinnovo del CCNI introdurrà importanti novità: deroghe per i docenti vincolati, aggiornamenti nei punteggi per esigenze familiari e nuove regole per l’accesso alla mobilità annuale. Attese le domande tra fine giugno e inizio luglio.
Mobilità 2025/26 : tra esigenze personali e diritto al rientro
Con la conclusione delle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2025/26, l’attenzione di migliaia di docenti si concentra ora sulla seconda fase della mobilità. Le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni rappresentano infatti una possibilità preziosa per avvicinarsi alla propria famiglia o per ottenere un incarico più coerente con le proprie competenze professionali.
L’attesa è concentrata su due fronti: la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale che darà il via alla presentazione delle domande e il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilità annuale, attualmente in fase di confronto tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le organizzazioni sindacali. Il nuovo CCNI dovrebbe avere validità triennale (2025-2028), ma le sue norme saranno applicate già a partire dalla prossima estate.
Calendario atteso e modalità di presentazione
Secondo quanto anticipato dalle fonti sindacali e dallo stesso Ministero, la finestra per l’inoltro delle domande dovrebbe aprirsi tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2025, compatibilmente con la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale che regolerà tempi e modalità. La procedura sarà interamente telematica, attraverso la piattaforma del Ministero POLIS – Istanze Online.
In attesa del testo definitivo, i docenti interessati devono già iniziare a predisporre la documentazione necessaria, in particolare per comprovare le esigenze familiari, sanitarie o legate a situazioni di disabilità che motivano la richiesta.
Avvocato Docenti vincolati: deroghe confermate anche per la mobilità annuale
Un nodo cruciale riguarda la partecipazione dei docenti sottoposti a vincolo triennale. Come già accaduto nella mobilità ordinaria per il 2025/26, anche per le assegnazioni provvisorie il nuovo CCNI dovrebbe confermare la possibilità di accedere alla mobilità annuale attraverso specifiche deroghe.
Tra le condizioni che consentono di superare il vincolo:
Genitori di figli minori di 16 anni, anche in caso di adozione o affido; Personale con disabilità o che assiste soggetti disabili gravi ai sensi della Legge 104/92 e del D.lgs. 151/2001; Conviventi o familiari di disabili gravi, inclusi coniugi, figli, fratelli o parenti fino al terzo grado; Coniugi o figli di mutilati o invalidi civili (Legge 118/1971); Figli di genitori ultrasessantacinquenni, se l’assistenza è necessaria.
Tali deroghe, se confermate, potranno essere applicate sia per le assegnazioni provinciali che interprovinciali, ampliando così il bacino di docenti che potranno presentare domanda.
Requisiti e categorie di docenti ammessi
L’assegnazione provvisoria può essere richiesta dai docenti a tempo indeterminato e – novità importante – anche dai docenti con contratto annuale fino al 31 agosto, purché inseriti a pieno titolo nelle graduatorie e nel rispetto delle condizioni previste.
Ricongiungimento familiare al coniuge, partner civile o convivente (purché certificato); Ricongiungimento ai figli minori, naturali o in affido/adozione; Ricongiungimento ai genitori; Presenza di gravi motivi di salute, comprovati da certificazione medica specialistica.
Il docente dovrà indicare nella domanda le preferenze territoriali, specificando province, comuni e persino singole scuole, se necessario.
Le nuove tabelle dei punteggi: attenzione alle esigenze familiari
Uno degli aspetti più attesi è l’aggiornamento dei punteggi per la mobilità annuale, in linea con quanto già introdotto nella mobilità ordinaria 2025/26. Le nuove tabelle riconoscono un valore più elevato alle situazioni familiari, in particolare alla presenza di figli.
Ecco i principali criteri di valutazione:
5 punti per ogni figlio di età inferiore a 6 anni;
4 punti per ogni figlio tra i 6 e i 18 anni;
6 punti per il ricongiungimento familiare.
Un esempio pratico: un docente con due figli (uno di 4 anni e uno di 10) che chiede il ricongiungimento otterrà 15 punti (5+4+6). Questo sistema premia le situazioni familiari più complesse e mira a garantire una maggiore equità nel trattamento delle richieste.
Verso un sistema più umano ed equo
Le assegnazioni provvisorie, pur essendo temporanee, hanno un impatto significativo sulla qualità della vita dei docenti e delle loro famiglie. Negli ultimi anni, l’introduzione di vincoli alla mobilità ha suscitato numerose critiche da parte del personale scolastico e delle organizzazioni sindacali, in quanto percepiti come un ostacolo al diritto alla conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
Il confronto in corso per la definizione del CCNI rappresenta un’occasione per rendere il sistema della mobilità annuale più umano, attento alle esigenze reali e coerente con i principi costituzionali di tutela della famiglia (art. 29 e 31) e del diritto al lavoro (art. 35).
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