Con la fine dell’anno scolastico, una domanda torna puntualmente nelle famiglie italiane: i compiti delle vacanze sono obbligatori oppure no? La risposta è chiara: no, i compiti delle vacanze non sono obbligatori per legge.

Ad oggi, non esistono disposizioni del Ministero dell’Istruzione che impongano agli alunni di svolgere compiti durante le vacanze estive. Tuttavia, la maggior parte degli insegnanti fornisce comunque indicazioni, consigli o veri e propri esercizi da svolgere. In questi casi, sta alla famiglia decidere come comportarsi.

Chi decide i compiti delle vacanze?

Secondo il D.P.R. dell’8 marzo 1999 sull’autonomia scolastica, è il collegio dei docenti a stabilire se e come assegnare i compiti delle vacanze. Ogni insegnante, poi, è libero di scegliere le modalità più adatte per le proprie classi.

C’è chi assegna pochi esercizi mirati e chi invece opta per una mole più consistente, ritenendola utile a:

-Rafforzare il metodo di studio

-Stimolare l’autonomia

-Consolidare gli apprendimenti

-Coinvolgere le famiglie nel percorso scolastico

D’altro canto, ci sono anche insegnanti e genitori che credono che le vacanze debbano essere un periodo di riposo totale, soprattutto per i più piccoli.

Troppi compiti? Il Ministero invita alla moderazione

Nel 2018, una circolare del Ministero dell’Istruzione ha invitato i docenti a non eccedere con i compiti estivi, ricordando l’importanza del riposo. Tuttavia, non è mai stata emanata una norma che ne limiti la quantità.

Il rischio, infatti, è quello di trasformare l’estate in un periodo stressante per bambini e famiglie, soprattutto quando i compiti occupano gran parte del tempo libero.

Come organizzarsi al meglio?

Se vengono assegnati, la parola chiave è organizzazione. Per affrontare i compiti delle vacanze senza ansie, il consiglio è di:

-Fare un elenco di tutti gli esercizi da svolgere

-Suddividere il lavoro nei tre mesi estivi

-Stabilire un ritmo costante (ad esempio, un’ora al giorno)

-Lasciare spazio ad agosto per il riposo

-Usare la prima settimana di settembre per il ripasso

Due metodi possono aiutare:

1. Metodo settoriale
Una materia al giorno: lunedì matematica, martedì italiano, mercoledì scienze…

2. Metodo misto
Ogni giorno un po’ di tutto: due pagine di italiano, due di storia, e così via.

Il libro delle vacanze: un aiuto utile (ma non sempre amato)

Molti insegnanti propongono il classico libro delle vacanze, uno strumento colorato, ricco di esercizi semplici e giochi educativi. Piace a molti bambini e anche ai genitori, perché racchiude tutte le materie in un solo volume.

In alternativa, oggi ci sono anche risorse digitali: siti, app e piattaforme interattive che rendono lo studio più divertente e coinvolgente, soprattutto per i ragazzi più grandi.

Quando iniziare i compiti?

Anche il quando è importante:

Giugno: meglio dedicarsi al riposo dopo un anno impegnativo

Luglio: il momento giusto per iniziare con costanza

Agosto: spazio al relax, lasciando solo qualche attività leggera

Settembre: tempo di ripasso e ultimi aggiustamenti

Programmare orari fissi (mattino o pomeriggio) aiuta a creare una routine. L’importante è essere flessibili: se un giorno si salta, non è un problema, basta recuperare con serenità.

 

E voi da che parte state: pro compiti o vacanze libere?

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