Calendari serrati: lezioni dal giovedì alla domenica fino al 14 settembre. Docenti indignati per tempi e modalità
INDIRE ha ufficialmente pubblicato il calendario delle attività didattiche dei percorsi di specializzazione da 40 CFU riservati ai cosiddetti “triennalisti”, ovvero quei docenti che, negli ultimi cinque anni, abbiano svolto almeno tre anni di insegnamento su posto di sostegno nello stesso grado scolastico.
Si tratta dei percorsi previsti dall’articolo 6 del Decreto-Legge n. 71 del 31 maggio 2024, che riconosce la possibilità di accedere alla specializzazione in forma abbreviata, valorizzando l’esperienza maturata sul campo.
Lezioni dal 31 luglio al 14 settembre, dal giovedì alla domenica
Secondo quanto indicato da INDIRE, le attività formative inizieranno il 31 luglio e si svolgeranno con cadenza settimanale, dal giovedì alla domenica, fino al 14 settembre.
Struttura dei percorsi e modalità didattiche
I percorsi si articolano in insegnamenti teorici e laboratori, differenziati per grado scolastico e riferiti alle tematiche indicate nell’Allegato B del DM 30 settembre 2011. Le lezioni teoriche saranno svolte in modalità telematica sincrona, con una quota massima del 10% fruibile in modalità asincrona. I laboratori, invece, saranno interamente sincroni.
Particolare rilevanza è attribuita alle competenze legate alle disabilità sensoriali, intellettive e ai disturbi del neurosviluppo. Il tirocinio diretto e indiretto si considerano assolti grazie al servizio già svolto su posto di sostegno.
LE POLEMICHE
La notizia ha suscitato forti reazioni da parte dei docenti interessati, che lamentano l’avvio in pieno periodo estivo, senza un adeguato preavviso e con un’organizzazione che rischia di compromettere non solo il diritto al riposo, ma anche la qualità dell’esperienza formativa.
In molti hanno espresso malcontento sui social e nelle sedi sindacali: “Ci viene chiesto di seguire lezioni per quattro giorni consecutivi a settimana, fino a metà settembre, proprio quando si dovrebbe preparare l’avvio dell’anno scolastico. Senza considerare che siamo stati avvisati a fine luglio”, scrive un’insegnante.
Una concentrazione temporale che ha già fatto montare la polemica tra i docenti coinvolti: “Siamo in ferie, con calendari chiusi e impegni familiari. Non si può organizzare tutto all’ultimo momento, dopo un anno già pesante”, lamenta una docente su un gruppo social dedicato.
“Non si tiene conto nemmeno dei requisiti minimi di sicurezza – commenta un’altra docente – obbligandoci a stare fermi davanti a un videoterminale per ben 12 ore al giorno”.
Questi sono solo alcuni dei commenti che abbiamo ricevuto direttamente o che è stato possibile reperire in rete.
A suscitare ulteriori critiche sono le tempistiche ristrette, le poche informazioni operative iniziali e la sovrapposizione con altri obblighi scolastici e familiari, come impegni d’inizio anno o percorsi formativi PNRR.
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