Pubblicato il Manuale Operativo Gestione (MOG) per i progetti di orientamento destinati agli studenti del triennio delle scuole superiori.
Il documento fornisce istruzioni dettagliate per pianificare, attuare e rendicontare le attività finanziate dal POC Orientamento. Una svolta nella gestione progettuale, tra digitalizzazione, trasparenza e coinvolgimento del territorio. Il 25 luglio 2025 segna una data importante per l’istruzione secondaria di secondo grado in Italia. Con la pubblicazione del Manuale Operativo Gestione (MOG), le scuole superiori autorizzate a partecipare all’Avviso pubblico n. 64310 del 23 aprile 2025 – POC Orientamento – dispongono ora di uno strumento normativo e operativo per affrontare con metodo e rigore la progettazione delle attività di orientamento rivolte agli studenti del triennio. L’iniziativa, promossa nell’ambito della Programmazione Operativa Complementare (POC) 2014-2020, ma rinnovata per accompagnare le scuole in questa nuova fase di rilancio, mira a rafforzare le competenze orientative dei giovani, in linea con le priorità educative dell’Unione Europea. I percorsi sono rivolti in particolare alle classi terze, quarte e quinte, e intendono sostenere scelte consapevoli post-diploma, con uno sguardo attento al mondo universitario, alla formazione tecnica e professionale e all’inserimento lavorativo.
Una cornice normativa integrata
Il MOG rappresenta la concreta applicazione delle disposizioni contenute nell’Avviso pubblico 64310, integrando la normativa nazionale con gli standard richiesti dai regolamenti europei in materia di gestione dei fondi strutturali. L’obiettivo non è solo assicurare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, ma soprattutto garantire la qualità dell’offerta formativa e l’impatto positivo dei progetti sulla crescita personale e professionale degli studenti. Le scuole autorizzate – il cui atto di autorizzazione è disponibile nel “Fascicolo di Attuazione” del Sistema Informativo Fondi 2020 (SIF) – sono chiamate a rispettare una serie di impegni precisi: dallo sviluppo coerente delle attività previste, alla documentazione digitale delle fasi progettuali tramite le piattaforme GPU e SIF, fino alla partecipazione attiva ai controlli e alle valutazioni predisposte dal Ministero e dagli organismi di audit.
Come funziona il MOG: una guida operativa per le scuole
L’aspetto più innovativo del MOG risiede nella sua capacità di trasformarsi in una vera e propria bussola gestionale per i dirigenti scolastici, i docenti referenti e il personale amministrativo coinvolto. Più che un insieme di istruzioni, si configura come uno strumento dinamico pensato per accompagnare le scuole durante l’intero ciclo di vita del progetto. Le sezioni del manuale guidano le scuole fin dalla fase iniziale di pianificazione, suggerendo criteri per la selezione dei destinatari, la definizione degli obiettivi formativi e la scelta delle metodologie didattiche più efficaci. Successivamente, vengono trattati aspetti amministrativi e finanziari, come gli indicatori di risultato, le soglie di ammissibilità delle spese e le modalità di erogazione dei fondi. Il documento entra poi nel dettaglio delle attività operative, spiegando come gestire il calendario degli incontri, i partenariati esterni e il monitoraggio intermedio, fino ad arrivare alla chiusura del progetto, con la rendicontazione finale e la valutazione dell’impatto sulle competenze acquisite dagli studenti.
Una scuola più trasparente e digitale
Uno dei passaggi chiave introdotti dal MOG è la centralità della documentazione digitale. Ogni istituzione scolastica è tenuta a caricare puntualmente i dati relativi alle attività svolte, utilizzando i sistemi informativi GPU e SIF. Questa digitalizzazione permette di monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento dei progetti e costituisce una garanzia di trasparenza per le autorità di controllo, dai funzionari del Ministero dell’Istruzione agli organismi europei. Ma non si tratta solo di un adempimento formale. L’obbligo di registrare presenze, risultati, materiali prodotti e valutazioni delle competenze rappresenta anche un’occasione per le scuole di sistematizzare la propria attività progettuale, valorizzando buone pratiche e costruendo una memoria istituzionale utile anche per iniziative future.
Verso una nuova cultura progettuale nelle scuole
L’introduzione del MOG comporta una trasformazione profonda nella cultura organizzativa delle scuole superiori. Sempre più, infatti, la qualità dell’offerta formativa si lega alla capacità di progettare, gestire e valutare interventi educativi complessi. Non basta avere buone idee: occorre tradurle in azioni coerenti, misurabili, condivise con il territorio. Questo nuovo approccio richiede competenze gestionali e digitali che vanno coltivate e rafforzate. Per il personale scolastico – in particolare per i DSGA, i docenti referenti e i team di progetto – si apre quindi una stagione di aggiornamento professionale orientata non solo alla didattica, ma anche all’amministrazione strategica. Le scuole diventano così attori attivi di sviluppo locale, capaci di attrarre risorse, costruire reti e promuovere innovazione educativa.
Opportunità e ostacoli da affrontare
Sebbene il Manuale rappresenti un’opportunità importante, è necessario riconoscere anche le difficoltà legate alla sua applicazione. L’uso di piattaforme digitali e l’obbligo di rendicontazione dettagliata possono rappresentare un ostacolo per quelle scuole che non dispongono di personale adeguatamente formato o di strumenti tecnologici aggiornati. Inoltre, il rischio di un eccessivo appesantimento burocratico è concreto, specie se le procedure non saranno semplificate nel tempo. Tuttavia, laddove l’approccio gestionale viene integrato con la progettazione didattica e l’orientamento viene pensato come parte integrante del percorso formativo, il MOG può davvero fare la differenza, sostenendo scelte scolastiche e professionali più consapevoli.
Prospettive per il futuro
Il Manuale Operativo Gestione si inserisce in un percorso più ampio di modernizzazione della scuola italiana. Nei prossimi anni, è prevedibile che lo strumento venga aggiornato con nuove funzionalità, anche grazie ai feedback delle scuole stesse. L’integrazione con altre piattaforme ministeriali e la possibilità di esportare buone pratiche a livello nazionale potrebbero rafforzare ulteriormente l’efficacia delle politiche di orientamento. Per le scuole secondarie di secondo grado, l’applicazione del MOG non è solo un obbligo amministrativo, ma un’opportunità per migliorare l’interazione con il territorio, potenziare la qualità educativa e preparare le nuove generazioni alle sfide del futuro. Una sfida che vale la pena affrontare con competenza, visione e spirito di collaborazione.
