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Requisiti d’accesso più stringenti, tempi serrati e graduatorie solo per i vincitori.
Pubblicato il nuovo bando per il concorso docenti PNRR 3: previste oltre 58 mila assunzioni nel triennio 2025-2028 tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Concorso PNRR 3: cosa prevede
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il bando del cosiddetto Concorso PNRR 3, il terzo step del piano straordinario di reclutamento legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il concorso prevede 58.135 assunzioni complessive distribuite in tre anni scolastici:
- 30.759 posti per la scuola secondaria di I e II grado;
- 27.376 posti per infanzia e primaria, inclusi i posti di sostegno.
L’obiettivo del Ministero è concludere tutte le procedure e pubblicare le graduatorie entro il 30 giugno 2026, per garantire le immissioni in ruolo dal successivo anno scolastico.
Requisiti di partecipazione
Il nuovo bando segna una svolta rispetto alle tornate precedenti: non è più ammessa la partecipazione con riserva per chi sta ancora conseguendo l’abilitazione.
Di seguito i requisiti per ciascun ordine di scuola:
- Infanzia e Primaria: laurea in Scienze della Formazione Primaria oppure diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002.
- Per il sostegno è obbligatoria la specializzazione TFA o titolo estero riconosciuto o in fase di riconoscimento (si accede con riserva) se è in corso la procedura.
- Secondaria di I e II grado: laurea magistrale con abilitazione all’insegnamento, oppure laurea + 3 anni di servizio negli ultimi 5, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso.
- ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici): ammesso ancora il solo diploma tecnico o professionale, in virtù della proroga della norma transitoria.
- Saranno inoltre ammessi con riserva i candidati della scuola secondaria che conseguiranno l’abilitazione entro il 31 gennaio 2026 o coloro che stanno completando percorsi abilitanti all’estero.
Le prove: scritta e orale
Il concorso prevede due prove selettive:
- una scritta computer-based
- una orale di natura disciplinare.
Prova scritta:
- 50 domande a risposta multipla in 100 minuti;
soglia minima: 70/100;
contenuti:
- pedagogia,
- psicologia,
- metodologia didattica,
- lingua inglese e competenze digitali;
📌accedono all’orale i candidati fino a tre volte il numero dei posti per ciascuna classe di concorso e regione.
Prova orale:
- estrazione di un argomento 24 ore prima della prova;
- lezione simulata (30 minuti per la primaria, 45 per la secondaria) e domande disciplinari a seguire;
punteggio minimo per il superamento: 70/100.
Alla valutazione complessiva si aggiungono 50 punti per titoli culturali e di servizio, per un totale massimo di 250 punti.
Graduatorie e idonei
Le graduatorie di merito regionali saranno formate solo dai vincitori ma potranno essere integrate fino al 30% con i candidati idonei, ossia coloro che avranno superato tutte le prove con punteggio minimo.
Le graduatorie avranno validità triennale e saranno utilizzate per le assunzioni fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Restano valide le riserve di legge per le categorie protette (legge 68/1999) e per chi ha svolto servizio civile universale.
Tempistiche e obiettivi del Ministero
Il MIM punta a una gestione più snella delle procedure rispetto ai concorsi precedenti.
Le domande di partecipazione potranno essere presentate entro 20 giorni dalla pubblicazione del bando sulla piattaforma ministeriale “InPA”.
L’intenzione è quella di svolgere le prove scritte entro Natale 2025, mentre le orali si terranno tra primavera e inizio estate 2026, così da rispettare la scadenza del 30 giugno per la pubblicazione delle graduatorie.
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