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Il fondatore di Scuola Bene Comune, Libero Tassella, lancia un appello alla categoria.
Gli insegnanti devono mobilitarsi per ottenere un “contratto di risarcimento”, con risorse anticipate e defiscalizzazione degli aumenti. Stop ai viaggi d’istruzione e sciopero nazionale tra le proposte di protesta.
La proposta: un “contratto di risarcimento” per i docenti
Libero Tassella, fondatore del movimento Scuola Bene Comune (SBC), ha presentato una proposta destinata a far discutere: l’introduzione di un “contratto di risarcimento” per gli insegnanti italiani.
L’obiettivo — spiega Tassella — è compensare la perdita di potere d’acquisto e la crescente mole di lavoro non riconosciuto che il personale docente ha subito negli ultimi anni.
Secondo SBC, tale contratto dovrebbe prevedere l’anticipo, già da gennaio 2026, delle risorse economiche destinate ai due futuri rinnovi contrattuali previsti nella Legge di Bilancio 2025, accompagnato da una parziale defiscalizzazione degli aumenti.
Il contesto: dieci anni di stagnazione salariale
Dopo oltre un decennio dal grande sciopero contro la riforma “Buona Scuola” (legge 107/2015), gli insegnanti — sottolinea Tassella — si trovano ancora una volta di fronte a un rinnovo contrattuale (quello del triennio 2022-2024) giudicato insufficiente.
Il recente confronto all’ARAN, che ha evidenziato incrementi economici medi inferiori alle aspettative e nessuna risposta sui nodi strutturali della professione docente, ha riacceso il malcontento.
Nel frattempo, l’inflazione e la mancata rivalutazione degli stipendi hanno eroso il potere d’acquisto dei lavoratori della scuola. Secondo i dati del MEF, la retribuzione media di un docente italiano è oggi inferiore di circa il 15% rispetto alla media europea.
La mobilitazione: sciopero e astensione dai viaggi d’istruzione
Tassella invita i docenti a non restare inerti: «Serve una mobilitazione immediata, un grande sciopero nazionale e manifestazioni in tutte le città italiane», dichiara.
Come forma di protesta simbolica e a “costo zero”, SBC propone anche l’astensione dalle attività di accompagnamento degli studenti nei viaggi e nelle visite d’istruzione per l’anno scolastico 2025/26, sottolineando che questa scelta rappresenterebbe anche una tutela per i docenti sul piano delle responsabilità civili e penali.
Legge di Bilancio 2026: la finestra politica per il cambiamento
La proposta di SBC guarda alla Legge di Bilancio 2026, che dovrà essere approvata entro dicembre. È in questo provvedimento, sostiene Tassella, che il Governo dovrebbe inserire le risorse necessarie per il “contratto di risarcimento”, con l’obiettivo di dare un segnale concreto alla categoria e riconoscere il ruolo strategico della scuola pubblica.
In parallelo, Tassella invita le organizzazioni sindacali a non firmare il rinnovo del CCNL 2022/2024, giudicato “inadeguato” e “non rappresentativo delle reali esigenze del personale”.
Oltre le polemiche: “Lamentarsi sui social non serve a nulla”
Il messaggio di Scuola Bene Comune è chiaro: la frustrazione diffusa tra i docenti deve trasformarsi in azione collettiva. «Lamentarsi o criticare i sindacati sui social non serve a nulla», ribadisce Tassella.
Solo una mobilitazione compatta, conclude, può aprire la strada a un contratto “dignitoso” e alla rivalutazione reale della professione docente, da troppo tempo sottopagata e poco valorizzata.
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