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Nel messaggio diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante, Mario Pittoni, ribadisce la necessità di affrontare con decisione il nodo del precariato scolastico e anticipa gli sviluppi del nuovo Decreto Scuola, tra proroghe delle assunzioni da GPS, riconoscimento degli idonei e salvaguardia dei titoli ITP.
Una giornata per riflettere sul valore (e le ferite) dell’insegnare
Ogni 5 ottobre, la Giornata Mondiale dell’Insegnante rappresenta un’occasione per ribadire il valore sociale e culturale del lavoro docente. Quest’anno, l’intervento di Mario Pittoni, già presidente della Commissione Cultura del Senato e oggi responsabile Istruzione della Lega, pone al centro della riflessione una delle questioni più urgenti del sistema scolastico italiano: la stabilizzazione dei docenti precari e la necessità di una riforma strutturale del reclutamento.
Il suo pensiero va “a chi ha dato i suoi anni migliori alla scuola, trasmettendo conoscenza e valori ai nostri ragazzi, e oggi vive nell’incertezza”, evidenziando una ferita aperta che riguarda migliaia di insegnanti, spesso con famiglie a carico, costretti a vivere un precariato che si prolunga ben oltre i limiti della sostenibilità.
Precariato raddoppiato in dieci anni: l’urgenza di una svolta
Negli ultimi dieci anni, secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, il numero dei docenti precari è più che raddoppiato, arrivando a superare le 200 mila supplenze annuali. Una tendenza che Pittoni definisce “insostenibile”, richiamando l’attenzione sul lavoro svolto in sede europea per rimettere in moto un percorso di stabilizzazione efficace.
Dopo quasi tre anni di confronto con Bruxelles, è stato recuperato lo strumento del docente idoneo, che permette l’accesso al ruolo senza ulteriori prove concorsuali, riconoscendo il merito di chi ha superato le selezioni. Un passo, spiega Pittoni, che rappresenta “un trampolino per il ruolo” e un modello da estendere al futuro sistema di reclutamento.
Il nodo delle GPS e l’articolo 59 del Decreto Sostegni bis
L’attenzione si sposta ora sul cosiddetto “precariato storico”, in particolare sugli iscritti alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).
Pittoni ricorda che l’articolo 59 della Legge 106/2021, conversione del Decreto Sostegni bis, aveva introdotto una corsia straordinaria per le assunzioni anche su posto comune, poi limitata al solo sostegno.
L’esperienza dell’accesso al ruolo da GPS, prorogata da ultimo con il Decreto-Legge 19/2024, resta tuttavia un precedente importante e, secondo Pittoni, “un tassello collaudato di un meccanismo che può garantire che nessuna categoria resti esclusa dal diritto alla stabilizzazione”.
Ridurre le supplenze, aggiunge, significa assicurare maggiore continuità didattica e dunque “più qualità all’insegnamento”.
L’Europa chiede chiarimenti sull’abuso di supplenze
Un altro punto critico riguarda il divario economico tra docenti di ruolo e supplenti, che – ricorda Pittoni – “ha finito per diventare una forma di risparmio strutturale per lo Stato”. Una scelta che Bruxelles ha recentemente contestato, chiedendo chiarimenti sull’eccessivo ricorso ai contratti a tempo determinato nella scuola italiana.
“L’eventuale riavvicinamento della spesa tra le due categorie”, osserva Pittoni, “agevolerebbe il superamento delle storiche perplessità degli organi economici sulla stabilizzazione”. In sostanza, l’Europa invita l’Italia a considerare il costo del precariato non come un risparmio, ma come una penalizzazione per la qualità del sistema educativo.
Le novità attese dal nuovo Decreto Scuola
Pittoni fornisce infine un aggiornamento sul Decreto Scuola attualmente in discussione, frutto di un lavoro di mediazione con la Commissione Europea e il Ministero dell’Università e della Ricerca.
Tra le misure in arrivo:
Proroga delle assunzioni da GPS sul sostegno, Estensione dei corsi Indire per la formazione dei docenti, Salvaguardia della validità dei titoli ITP, Copertura dei posti degli idonei rinunciatari (possibile solo per il PNRR3).
Per quanto riguarda gli idonei del concorso PNRR1, che attendono la pubblicazione della loro posizione in area riservata, Pittoni assicura che “il Ministero farà il possibile per fornire le informazioni prima della scadenza delle iscrizioni al PNRR3”.
Uno sguardo fiducioso ma realistico
“Sul risultato – conclude Pittoni – sono ottimista. Ma chi mi conosce sa cosa intendo.”
Un ottimismo prudente, quello del senatore leghista, che riflette la consapevolezza di un percorso complesso ma necessario: riconoscere il valore di chi insegna e trasformare il precariato in stabilità, per dare alla scuola italiana quella continuità educativa che i nostri studenti meritano.
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