BOLOGNA – Due insegnanti della stessa scuola di musica di Molinella ai domiciliari per presunti abusi su alunne minorenni
La comunità di Molinella è sotto choc dopo la notizia, riportata da Il Resto del Carlino, di un nuovo arresto per abusi sessuali su minori nella stessa scuola di musica dove, appena due mesi fa, un altro docente era stato accusato di analoghi reati.
Un insegnante trentenne è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri con l’accusa di atti sessuali con minorenni. L’indagine, condotta dai militari della stazione di Molinella su delega della Procura di Bologna, è partita dalle denunce di due alunne, allora tredicenni, che avrebbero raccontato di aver subito attenzioni e richieste sempre più insistenti da parte del giovane maestro. Secondo quanto ricostruito, il docente avrebbe inizialmente instaurato un rapporto confidenziale con le ragazze, presentandosi come un amico, fino a spingersi – secondo l’accusa – a pretendere rapporti di natura sessuale.
Su richiesta del pubblico ministero Marco Imperato, il gip Maria Cristina Sarli ha disposto la misura cautelare dei domiciliari per il trentenne. L’arresto ha profondamente scosso la cittadina, ancora segnata da un precedente episodio: all’inizio di settembre, un altro insegnante della stessa scuola, un uomo di 77 anni, era stato arrestato per presunti abusi su una bambina di 10 anni.
A esprimere dolore e indignazione sono stati i genitori della prima vittima: «Apprendere che ci sono altre ragazze coinvolte nella stessa scuola provoca in noi una rabbia immensa – ha dichiarato la madre –. Nostra figlia porta dentro di sé un trauma che richiede attenzione, tutela e giustizia. Non resteremo in silenzio». Il padre aggiunge: «Siamo sconvolti. È inconcepibile che due episodi così gravi siano potuti accadere senza che nessuno se ne accorgesse. Confidiamo in due condanne esemplari se le accuse verranno confermate».
Anche il sindaco di Molinella, Bruno Bernardi, ha espresso profondo turbamento: «Sono fatti gravissimi che, se accertati, feriscono la nostra comunità. Esprimo vicinanza alle famiglie e alle giovani vittime. È necessario lasciare che la giustizia faccia il suo corso, evitando giudizi affrettati ma senza minimizzare la gravità delle accuse. L’amministrazione continuerà a sostenere la scuola di musica e le realtà educative del territorio».
L’intera comunità della Bassa bolognese, sconvolta da questa drammatica vicenda, si interroga ora su come sia stato possibile che due casi di tale gravità siano potuti avvenire nello stesso ambiente scolastico, nel giro di pochi mesi.
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