MIM e i sindacati hanno definito il calendario dei nuovi corsi per l’attribuzione delle posizioni economiche del personale ATA.

Si parte a luglio con percorsi asincroni e test finale in presenza previsto per metà ottobre.

Corsi da luglio a settembre: formazione asincrona su Scuola Futura

I corsi per le posizioni economiche partiranno a luglio 2025 e si concluderanno entro il mese di settembre. Si tratta di percorsi di formazione asincrona, erogati interamente sulla piattaforma ministeriale Scuola Futura e articolati in 20 ore complessive:

5 ore dedicate alla parte teorica generale 15 ore di approfondimento specifico, differenziato in base al profilo professionale di appartenenza (collaboratore scolastico, assistente amministrativo, assistente tecnico)

L’accesso ai corsi non avverrà tramite Istanze Online, bensì attraverso credenziali dedicate che verranno inviate direttamente agli aventi diritto tramite comunicazione ufficiale da parte della piattaforma Scuola Futura. I percorsi saranno attivati progressivamente e, con la pubblicazione dei link, saranno rese disponibili tutte le istruzioni operative.

Test finale in presenza: 20 quesiti a metà ottobre

Per ottenere la posizione economica, i partecipanti dovranno sostenere un test finale in presenza, previsto indicativamente per metà ottobre 2025.

Il test consisterà in 20 quesiti a risposta multipla Sarà accessibile solo a chi avrà frequentato almeno il 70% del corso (pari a 14 ore su 20)

Il superamento del test rappresenta un requisito essenziale per l’attribuzione della posizione economica.

Requisiti di accesso e situazioni particolari

I corsi sono rivolti al personale ATA che, alla data di presentazione della domanda, possedesse i requisiti previsti, anche nel caso in cui si trovi temporaneamente in un altro profilo o in comando/distacco.

Tuttavia, come previsto dall’art. 70 del CCNL 2019–2021, in caso di rientro ad altro profilo o di cessazione dal servizio, la posizione economica viene sospesa o revocata.

Compatibilità con incarichi specifici e cumulo

Un tema spesso oggetto di interpretazioni è quello del cumulo tra posizione economica e incarichi specifici. La normativa attuale prevede che non è possibile cumulare i due benefici se l’incarico è già incluso nelle funzioni della posizione economica.

Ad esempio:

Un collaboratore scolastico con posizione economica non può ricevere un ulteriore compenso per l’incarico di responsabile del magazzino se tale funzione è già contemplata nella posizione economica riconosciuta.

Progressioni verticali: cosa succede alla posizione economica?

Un aspetto delicato è la perdita della posizione economica in caso di passaggio a una categoria superiore, ovvero in caso di progressione verticale:

Da collaboratore a operatore: si perde la posizione economica, ma si ha diritto a un assegno ad personam in caso di riduzione dello stipendio, che resta fino a compensazione del differenziale retributivo. Da assistente a funzionario: il problema non si pone, poiché il salto retributivo è significativo (circa 8.000 euro lordi annui).

Il principio è chiaro: la posizione economica è legata al profilo per il quale è stata attribuita e non segue l’interessato in caso di passaggio ad altro profilo o funzione.

Operatori scolastici: nessuna posizione economica (per ora)

Un punto su cui si è fatta chiarezza riguarda il profilo degli operatori scolastici, figura introdotta recentemente attraverso le progressioni verticali previste per il triennio 2026–2027.

Attualmente non sono previste posizioni economiche per questo nuovo profilo.


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