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Dal 2027 una sola carta sostituirà 18App, Carta Cultura e Carta del Merito. Ecco come funziona, chi potrà riceverla e quali spese coprirà.
La nuova “Carta Valore”: un bonus unico per i giovani diplomati
Dal 1° gennaio 2027 entrerà ufficialmente in vigore la Carta Valore, il nuovo strumento digitale pensato per sostenere la partecipazione culturale dei giovani e destinato a sostituire 18App, la Carta della Cultura e la Carta del Merito.
La misura, inserita nella bozza della Legge di Bilancio 2026, nasce con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare gli incentivi pubblici, unificando in un’unica piattaforma i diversi bonus oggi esistenti.
Il Governo intende così rendere più mirato l’intervento pubblico, collegando il beneficio al completamento del percorso scolastico e alla regolarità degli studi. La dotazione economica prevista ammonta a 180 milioni di euro l’anno, mentre l’importo individuale sarà stabilito annualmente dal Ministero della Cultura, in accordo con il Ministero dell’Economia e il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Chi potrà ottenere la Carta Valore
Il nuovo bonus sarà destinato esclusivamente ai giovani che conseguiranno il diploma di scuola secondaria di secondo grado (o titolo equivalente) entro l’anno in cui compiono 19 anni.
L’assegnazione sarà automatica – non servirà alcuna domanda – e la carta sarà attiva dall’anno successivo al conseguimento del titolo.
Con la Carta Valore sarà possibile acquistare:
- libri scolastici e di narrativa;
- biglietti per cinema, teatri, musei e concerti;
- abbonamenti editoriali;
- corsi di formazione linguistica o culturale.
Il credito non inciderà né sull’ISEE né sul reddito imponibile del beneficiario.
I nuovi criteri: diploma nei tempi ordinari e vincoli di accesso
L’elemento di maggiore novità è il requisito del diploma conseguito nei tempi ordinari. Restano quindi esclusi:
- gli studenti che si diplomano con un anno di ritardo;
- chi interrompe il percorso di studi; gli iscritti ai percorsi regionali di formazione professionale triennali, che rilasciano solo una qualifica e non un diploma.
Il Governo motiva questa scelta come incentivo alla continuità formativa, ma le organizzazioni studentesche criticano la misura, sostenendo che il nuovo vincolo ridurrà la platea dei beneficiari, penalizzando chi ha avuto difficoltà nel percorso scolastico. Il tema sarà oggetto di confronto durante l’esame parlamentare della Legge di Bilancio.
Gestione digitale e controlli antifrode
La Carta Valore sarà interamente digitale e gestita tramite la piattaforma PagoPA, già utilizzata per i precedenti bonus cultura.
Gli esercenti accreditati – come librerie, teatri, cinema, musei, rivenditori di strumenti musicali e testate giornalistiche – dovranno rendicontare le operazioni entro 90 giorni per ricevere il rimborso.
Il sistema includerà controlli antifrode: in caso di utilizzi impropri o irregolarità, il Ministero della Cultura potrà sospendere la carta, revocare i rimborsi e applicare sanzioni da 1.000 euro fino a cinquanta volte l’importo speso.
Le somme non utilizzate entro la scadenza torneranno automaticamente al bilancio dello Stato.
Dal 2027 addio a 18App e Carte del Merito
Con l’entrata in vigore della Carta Valore, dal 1° gennaio 2027 saranno abrogate tutte le norme che regolano le precedenti carte.
Un regime transitorio sarà mantenuto soltanto per i giovani che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2025, per consentire il completamento delle procedure ancora in corso.
Il nuovo sistema punta dunque a una gestione più efficiente, tracciabile e centralizzata delle risorse, con l’intento di rendere il bonus cultura più equo e sostenibile nel tempo, anche se non mancano i dubbi su chi resterà escluso.
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