Molte le notizie in rete, poca la chiarezza: ecco la nostra guida pratica su cosa fare dopo la domanda NASpI.
La norma: la NASpI vale come dichiarazione di disponibilità
Va chiarito che la normativa nazionale è univoca su questo punto
: al momento della richiesta NASpI, il lavoratore disoccupato è già considerato disponibile al lavoro, grazie alla cosiddetta DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità). Questo significa che non è necessario recarsi subito al Centro per l’Impiego dopo la scadenza del contratto.
A stabilirlo è il Decreto Legislativo 150/2015, che regola le politiche attive per il lavoro a livello nazionale. Inoltre, entro 90 giorni dalla presentazione della DID, è previsto un contatto da parte del Centro per l’Impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato (PSP).
In molti si chiedono: è obbligatorio firmare subito il Patto di Servizio presso il Centro per l’Impiego? E cosa succede se non lo si fa entro settembre?
Durante l’estate nessun obbligo immediato per il personale scolastico a tempo determinato, come docenti e ATA con contratto in scadenza al 30 giugno o 31 agosto, non è previsto l’obbligo di sottoscrivere subito il Patto di Servizio durante i mesi estivi.
Più che una “sospensione tacita”, si tratta infatti di un rinvio della convocazione a un momento successivo, che tiene conto del particolare contesto scolastico. In moltissimi casi, il lavoratore precario della scuola riceve una nuova nomina già prima della scadenza dei 90 giorni previsti per la convocazione da parte del CPI, rendendo di fatto inutile l’avvio del percorso.
Da settembre le regole cambiano: ecco cosa fare
Se al rientro a settembre il docente o l’ATA non ha ancora ricevuto una nuova nomina, scatta l’obbligo di attivarsi. In pratica, il lavoratore deve:
1. Accedere al portale nazionale SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa);
2. Sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD);
3. Fissare un appuntamento con il Centro per l’Impiego per la firma del Patto di Servizio.
La base normativa del SIISL
Il funzionamento del SIISL e le nuove modalità di attivazione digitale sono disciplinate dal Decreto-Legge n. 60 del 7 maggio 2024, all’articolo 24, che ha introdotto strumenti più moderni e integrati per favorire l’inclusione lavorativa dei disoccupati, semplificando l’interazione con i servizi per l’impiego.
Questo è un passaggio fondamentale: chi non sottoscrive il Patto e non partecipa alle attività previste dal CPI rischia la sospensione o la perdita dell’indennità NASpI, come stabilito dalla normativa nazionale.
Regole uguali per tutti, con piccole varianti regionali
Anche se la normativa è uniforme in tutta Italia, ogni regione può adottare modalità organizzative differenti nella gestione degli appuntamenti e delle convocazioni. In alcune regioni è il CPI a contattare direttamente l’utente entro 90 giorni; in altre, invece, è il lavoratore a dover prenotare autonomamente l’appuntamento.
Tuttavia, le regole di fondo restano uguali su tutto il territorio nazionale: la NASpI implica la disponibilità al lavoro e la collaborazione con i servizi per l’impiego. Per i lavoratori della scuola, però, l’attivazione concreta del Patto può attendere fino a settembre, quando sarà più chiaro se ci sarà un nuovo incarico.
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