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Un emendamento al Decreto Scuola amplia la platea dei beneficiari della Carta del Docente, includendo i supplenti fino al 30 giugno e il personale educativo.
Introdotti anche nuovi limiti sull’acquisto di dispositivi tecnologici e l’estensione ai servizi di trasporto.
Estensione ai precari e al personale educativo
Arrivano importanti novità per la Carta del Docente, il bonus annuale da 500 euro destinato alla formazione e all’aggiornamento professionale dei docenti.
Un emendamento al Decreto Scuola, approvato nei giorni scorsi e pubblicato sul sito del Senato, interviene direttamente sull’articolo 1, comma 121, della Legge 107/2015 (“La Buona Scuola”), ampliando in modo significativo la platea dei beneficiari.
Il bonus sarà ora riconosciuto non solo ai docenti di ruolo e ai supplenti annuali con contratto fino al 31 agosto, ma anche ai precari con incarico fino al 30 giugno e al personale educativo dei convitti e degli educandati.
Una decisione che recepisce le numerose sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, che negli ultimi anni avevano più volte riconosciuto la natura discriminatoria dell’esclusione dei docenti a tempo determinato.
Acquisto di hardware e software solo ogni quattro anni
L’emendamento introduce anche una nuova regola sull’utilizzo della Carta per l’acquisto di hardware e software.
A partire dall’anno scolastico 2025/2026, sarà possibile acquistare dispositivi tecnologici soltanto al primo utilizzo del bonus e, successivamente, una volta ogni quattro anni.
La misura punta a evitare l’uso sistematico del contributo per l’acquisto di PC, tablet o altri strumenti informatici, favorendo invece un impiego più coerente con le finalità di aggiornamento e formazione professionale.
Chi ha già beneficiato della Carta in anni precedenti potrà comunque effettuare un nuovo acquisto di dispositivi nel 2025/2026, e poi seguire la cadenza quadriennale.
Nuove categorie di spesa: anche i servizi di trasporto
Un’altra novità significativa riguarda l’introduzione, tra le spese ammissibili, dei servizi di trasporto di persone.
La modifica consente ai docenti di utilizzare la Carta anche per spostamenti legati ad attività di formazione o aggiornamento, come la partecipazione a corsi, seminari o convegni in altre città.
Un’estensione che va nella direzione di rendere la misura più concreta e utile, soprattutto per chi lavora lontano dai grandi centri.
Governance e risorse: verso una revisione del sistema
Cambia anche la governance della Carta.
Un decreto interministeriale — emanato ogni anno entro il 30 gennaio — definirà i criteri di assegnazione e la suddivisione delle risorse, tenendo conto del numero complessivo dei beneficiari, compreso il personale educativo.
Secondo quanto riportato da Fanpage, il Ministero dell’Istruzione e del Merito starebbe valutando un aumento dei fondi complessivi, oggi pari a circa 400 milioni di euro. Tuttavia, gli eventuali incrementi non andrebbero direttamente ai singoli docenti, ma servirebbero a potenziare funzioni specifiche del sistema, come la digitalizzazione e i controlli interni.
Stretta sui controlli dopo gli abusi
Il Ministero, in collaborazione con la Guardia di Finanza, starebbe inoltre lavorando a una stretta sui controlli.
Le inchieste condotte tra il 2021 e il 2023 avevano portato alla luce numerosi casi di uso improprio del bonus, con docenti che, in accordo con alcuni esercenti, acquistavano beni non consentiti come smartphone o elettrodomestici.
L’obiettivo è garantire un utilizzo trasparente e coerente con le finalità della misura, preservando la credibilità di uno strumento nato per la valorizzazione professionale del personale scolastico.
Un passo avanti verso l’equità
Con l’estensione ai precari e al personale educativo, la Carta del Docente compie un passo importante verso l’equità di trattamento tra i lavoratori della scuola.
Una misura attesa da anni, che riconosce finalmente la pari dignità professionale dei docenti a tempo determinato, spesso chiamati a garantire la continuità didattica ma esclusi da molte tutele.
Resta da capire, ora, quale sarà la dotazione economica complessiva per il 2025/2026 e in che misura le nuove regole influenzeranno l’accesso e l’utilizzo del bonus.
Vuoi che aggiunga una chiosa di approfondimento tecnico (es. su come cambia la piattaforma o le modalità di accredito della Carta)? Potrei inserirla come sezione finale “Cosa cambia in pratica per i docenti”.
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